21 giugno 2012

Mille “grazie” all’impegno delle società

Siamo alle solite. In attività restano solo le società sportive che hanno conquistato le finali. Per le altre è arrivato il momento di chiudere i battenti. Come ogni anno ci troviamo alle prese con un piccolo problema: come fare per dire grazie? Non è facile trovare le parole. Come fai a di grazie nel modo giusto a chi per 10 mesi di fila, due volte a settimana, ha abbandonato il lavoro per correre ad allenare i “suoi” ragazzi? E a chi ha lavato gli spogliatoi alla fine di ogni allenamento e di ogni partita, o ha tracciato il campo o montato la rete prima di ogni giornata di campionato?

Siamo alle solite. In attività restano solo le società sportive che hanno conquistato le finali. Per le altre è arrivato il momento di chiudere i battenti. Come ogni anno ci troviamo alle prese con un piccolo problema: come fare per dire grazie? Non è facile trovare le parole. Come fai a di grazie nel modo giusto a chi per 10 mesi di fila, due volte a settimana, ha abbandonato il lavoro per correre ad allenare i "suoi" ragazzi? E a chi ha lavato gli spogliatoi alla fine di ogni allenamento e di ogni partita, o ha tracciato il campo o montato la rete prima di ogni giornata di campionato? E a quelle mamme che per un anno intero hanno fatto lavatrici di borsoni pieni di maglie (a volte pesanti come il cemento per il tanto fango che avevano addosso)? E a chi, dietro le quinte, si è occupato di tesserini, visite mediche, prenotazione delle palestre e ogni altro genere di burocrazia? E a quelli "così matti" da rendersi disponibili a fare il "presidente" tirandosi addosso nessuna gloria e mille responsabilità e problemi? E chi si è reso disponibile a fare il dirigente arbitro pur di far giocare i ragazzi, perché in quella categoria l'arbitro ufficiale non esiste? E a quei "don" che nello sport in oratorio ci credono davvero e hanno sempre trovato il tempo per stare vicino al gruppo sportivo, orientandone il cammino educativo? Tutto questo è vita quotidiana che si ripete in circa 13 mila società sportive del Csi. A fine stagione dovremmo trovare il modo di "entrare" in ciascuna di queste realtà e cercare una per una le persone descritte nelle righe precedenti. Il fatto è che ci arrendiamo.

Purtroppo non c'è modo per incontrarle. Se potete, dateci una mano. Ritagliate queste righe e appendetele nella bacheca, alla porta dell'oratorio, fuori dagli spogliatoi… Se ne avete la possibilità, mandatele via e-mail a chi conoscete ed è impegnato in società.
Resta il fatto che non è facile trovare le parole per dire grazie a chi per un anno intero si è impegnato nella sua società sportiva. Forse basta dire semplicemente: "grazie!" Senza però dimenticare che a dirlo sono in tanti. A dire grazie sono i ragazzi per il bene che hanno ricevuto. È l'intero mondo dello sport e della società civile, perché ogni gruppo sportivo è un patrimonio di umanità dal valore inestimabile. A dire grazie è il Csi, perché è orgoglioso di gente come voi. A dire grazie è la Chiesa, perché con il vostro servizio aiutate i ragazzi a incontrare e vivere la proposta del Vangelo. A dire grazie è il mondo di oggi, che ha un gran bisogno di tornare a dare peso ai veri valori della vita. Proprio come avete fatto voi scegliendo di impegnarvi in una società sportiva.

Grazie, grazie davvero!

L'angolo del Presidente

Mille “grazie” all’impegno delle società

Massimo Achini

Presidente Nazionale